Non solo ristorazione: i lavori più richiesti in estate sono questi

In questo periodo dell’anno le imprese stanno offrendo migliaia di posti di lavoro: ecco quali sono i più richiesti.

Quando si parla di estate, è impossibile non pensare alle vacanze e alle giornate trascorse al mare. Questo, però, non vuol dire che le attività che fanno l’economia del Paese siano destinate a fermarsi. Anzi, per alcuni settori la bella stagione rappresenta il momento più produttivo: tra questi troviamo ovviamente il turismo e l’animazione, ma anche la ristorazione. Eppure, non sono gli unici.

Donna seduta, uomo di spalle
Non solo ristorazione: i lavori più richiesti in estate sono questi – ocagiulivamilano.it

Al giorno d’oggi il mondo del lavoro deve fare i conti con diverse problematiche, le cui conseguenze si ripercuotono sulla qualità della vita dei cittadini. Le nuove generazioni sono quelle che riscontrano più difficoltà, con tassi elevati di disoccupazione giovanile. Una delle questioni più complesse, che contribuisce alla carenza di impiegati nelle imprese, è il divario tra la domanda e l’offerta di lavoratori.

Con il termine mismatch, si indica la mancanza di una corrispondenza tra le competenze richieste dalle aziende e le abilità dei candidati che, spesso e volentieri, sono un numero esiguo. Una situazione che il bollettino Excelsior di Unioncamere e del Ministero del Lavoro ha messo in evidenza.

Migliaia di posti di lavoro offerti dalle aziende: i settori in cerca di professionisti

Solamente nel mese di luglio sono stati messi a disposizione 575mila posti di lavoro e, secondo le previsioni, a settembre ci sarà un’altra impennata arrivando ad un milione e mezzo. Tuttavia, mancano i lavoratori da assumere: metà delle posizioni sono ancora vuote. Per la precisione, i posti vacanti sono 261mila.

Persone con macchinari
Migliaia di posti di lavoro offerti dalle aziende: i settori in cerca di professionisti – ocagiulivamilano.it

Oltre ai settori del turismo, del commercio e dei servizi (che hanno rispettivamente 136mila, 76mila e 65mila posizioni aperte), a cercare figure professionali sono soprattutto le industrie metallurgiche e metallifere; quelle tessili, di abbigliamento e calzature; le imprese del comparto costruzioni; le aziende del legno-mobile e della meccatronica.

Tra i tecnici mancano figure in campo ingegneristico, come anche nei settori della salute e della gestione dei processi produttivi. Mentre per quanto riguarda le attività commerciali e dei servizi, si registra un mismatch tra gli operatori per la cura estetica e le occupazioni che rientrano nei servizi sanitari e sociali.

Difficili da trovare sono anche lattonieri, calderai, fonditori, saldatori, montatori di carpenteria metallica e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni. Passando alle professioni intellettuali, invece, il mismatch interessa soprattutto gli ingegneri.

Ad essere maggiormente in affanno sono l’industria manifatturiera, che attualmente è in cerca di oltre 91mila lavoratori, e quella delle costruzioni, con 47mila posizioni aperte nel mese di luglio. Riuscire ad arginare il divario tra offerta e domanda nel mondo del lavoro sarà una delle missioni principali per il futuro dell’Italia, in cui il mismatch rappresenta un forte ostacolo alla crescita economica.

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