In una vecchia intervista Antonino Cannavacciuolo, parlando di Villa Crespi, ha raccontato le difficoltà affrontate nei primi anni.
Antonino Cannavacciuolo è uno chef apprezzatissimo ed è diventato, grazie alla partecipazione ai programmi televisivi di cucina, un amato personaggio del mondo della televisione. Da qualche anno è al timone di Cucine da incubo, programma molto seguito dal pubblico, ed è attualmente giudice di Masterchef Italia. Ha iniziato a muovere i primi passi da giovanissimo, seguendo le orme di suo padre.

Come ha raccontato sul suo sito, è entrato per la prima volta in cucina quando aveva solo otto anni: “Ricordo che mi piaceva seguire mio padre, anche lui cuoco, nei grandi ristoranti in mezzo alle grandi brigate di cucina”. Dopo importanti esperienze, Antonino ha preso in gestione la dimora storica Villa Crespi, a Orta San Giulio, insieme a sua moglie. A proposito del suo ristorante, oggi famosissimo e molto frequentato, in una vecchia intervista ha raccontato i suo esordi.
Antonino Cannavacciuolo, la confessione sugli esordi a Villa Crespi: lo chef si racconta a cuore aperto
Dopo aver affrontato una serie di importanti esperienze in diverse cucine, Antonino Cannavacciuolo ha preso in gestione, insieme a sua moglie Cinzia, Villa Crespi, sul lago d’Orta. In una vecchia intervista, rilasciata nel podcast Millions, lo chef ha raccontato come tutto ha avuto inizio, svelando le difficoltà che hanno avuto al principio: “Lui fa non ti preoccupare, non voglio niente, l’unica cosa che ti chiedo, mi devi pagare l’affitto di tre mesi anticipati”, ha esordito parlando del proprietario della dimora.

Antonino ha raccontato di aver investito molti soldi e di aver ricevuto il supporto dei genitori: “Quel pagare tre mesi era tanto, perché tu dovevi pagare prima di guadagnare e per tanti anni è stata veramente tosta”. Mandare avanti, soprattutto all’inizio, il ristorante è stato difficile per lo chef e sua moglie, dato che dovevano pagare l’affitto di tre mesi, prima ancora di guadagnare, ma pian piano, insieme, sono riusciti a superare le difficoltà.
“Poi devi capire che i laghi ad ottobre si svuotano. Allora io quando pagavo a dicembre, prendevo i soldi che guadagnavo ad ottobre, novembre e dicembre, che erano pochi. Poi quando arrivava gennaio, dovevo pagare gennaio febbraio e marzo, e pure là andavamo sotto”, ha raccontato. A quanto pare Antonino agli esordi ha dovuto far fronte ad alcuni problemi, ma nel corso degli anni, grazie al suo talento e ai tanti sacrifici, Villa Crespi è diventato uno dei luoghi più frequentati.