Se vediamo degli insetti uscire dalla frutta, non stiamo assistendo a un evento straordinario. A ogni modo, può esserci un rimedio.
D’estate, quando si consuma certa frutta, è facile intravedere degli insetti comparire d’improvviso o, addirittura, fuoriuscire dal prodotto. Nulla di così strano. Si tratta di un ciclo naturale che fa parte del meccanismo di riproduzione di alcuni insetti. Tantissimi entomi depongono le loro uova direttamente all’interno della frutta. Dopodiché, le larve, una volta nate, si nutrono della polpa, crescendo in un posticino abbastanza accogliente: umido, pieno di cibo e al riparo da predatori e intemperie.

Tecnicamente si potrebbe parlare di un’infestazione. Esiste una specie, la Ceratitis capitata, comunemente detta mosca della frutta, proprio perché si sviluppa e si moltiplica sotto la buccia di pesche, albicocche, agrumi e fichi. Tali ospiti si rendono di certo sgradevoli al consumatore una volta che il frutto viene sbucciato o aperto. Anche se la presenza della mosca della frutta o di altri moscerini non va necessariamente intesa come pericolosa per la salute umana.
Il problema principale è che moscerini e altri lepidotteri rendono il frutto molle e marcio. Bisogna stare attenti anche alla Drosophila suzukii, una piccola mosca asiatica che attacca soprattutto i frutti rossi, come le ciliegie, le fragole e le more. La comune mosca della frutta si introduce in frutti già marcescenti o con delle crepe. La drosophila asiatica, invece, riesce a penetrare anche nei frutti sani.
Gli insetti che attaccano la frutta: come scacciarli?
Pere e mele ospitano tignole e lepidotteri, le cui larve sanno scavare le note gallerie nel frutto. La famosa mela bacata dipende da un lepidottero: la carpocapsa (Cydia pomonella), che causa marciume. Anche le formiche possono entrare nei frutti se non già danneggiati. E lo stesso vale per le vespe. Con questi due ultimi ospiti è sempre meglio stare attenti. Con tutti gli altri, se il frutto non è marcio, il problema è relativo o comunque di trascurabile entità.
Bisogna evitare il consumo di frutta quando si riscontra la presenza di muffe, che potrebbe produrre delle micotossine dannose per l’organismo. E, naturalmente, quando il prodotto è in stato di fermentazione avanzata, per evitare disturbi gastrointestinali.
I frutti di bosco, avendo una consistenza generalmente molle, sono parecchio esposti alle infestazioni di insetti. Le fragole, le more, i lamponi e anche le ciliege, oltre a farsi albergo per la già citata drosophila asiatica, possono ospitare anche afidi tra i semini o nelle cavità della superficie. Ecco perché bisogna sempre lavare bene il prodotto prima del consumo. Specie quando questi frutti rivelano un odore acido o alcolico.

La prima da cosa da fare, con tutti i frutti, è dedicarsi a qualche secondo di ispezione. Se solo una piccola parte è danneggiata, può essere rimossa, e con essa, probabilmente saranno eliminati anche gli insetti ospiti. In generale, conviene conserva ogni tipo di frutta in frigorifero, anche per rallentare lo sviluppo di larve. Dopodiché, per star più tranquilli è bene lavare accuratamente i prodotti con acqua e bicarbonato.
Spesso, soprattutto con fragole e lamponi, conviene mettere i frutti in ammollo in acqua salata o con aceto. Con questo trattamento, qualche insetto dovrebbe uscire per cercarsi una nuova casa! Anche se può sembrare assai sgradevole trovare un insetto nelle fragole o nelle pesche, bisogna mettere in conto che la vita, anche quella più piccola, trova sempre un modo per prosperare, e che è normale e anche sintomo di naturalezza scovare qualche ospite. La frutta perfetta è quella trattata con i pesticidi, che è meglio evitare.