Melone dolce e succoso, un esperto mi ha rivelato come riconoscerlo: mai più errori al supermercato

Scegliere il melone giusto quando si fa la spesa può apparire una sfida molto ardua, ma con questo segreto semplice ed efficace è impossibile sbagliare. 

Ogni stagione è segnata dalla comparsa di prelibati frutti che arrivano nei banconi di supermercati e fruttivendoli, per poi finire sulla tavola. In estate più del solito, questi alimenti diventano essenziali per mantenere la dieta equilibrata e sentirsi pieni di energie.

Il melone è disponibile in diverse varietà, che consentono di assaporarlo ormai tutto l’anno. Quando le alte temperature si fanno sentire però, in casa non manca mai quello più comune. Si tratta principalmente del melone retato, riconoscibile per la buccia ricoperta da una rete, con polpa giallo-arancione.

In alternativa, anche il melone Cantalupo dà grande soddisfazione nei mesi caldi. In questo caso si parla di una varietà dalla buccia più liscia con polpa di colore arancione brillante. A caratterizzarli entrambi, oltre che la succosità, è un sapore molto dolce ed aromatico.

Composto prevalentemente da acqua, il melone è l’alleato perfetto per le giornate più torride, in cui diventa un’ottima fonte di idratazione. Allo stesso tempo, con il suo contenuto di vitamine A, C e B contribuisce a migliorare la salute. Non sempre però, il sapore è quello che ci si aspetta.

La scelta del melone sbagliato tra i banchi della frutta può portare ad una piccola o grande delusione al momento dell’assaggio. Eppure esistono dei metodi semplici e pratici per riconoscere il migliore. Gli esperti li hanno rivelati.

I segreti per scegliere il melone migliore: cosa guardare

Il buon sapore del melone non è soltanto una questione di percezione e gusto personale. Esiste infatti addirittura una scala di dolcezza che è misurata in gradi Brix. Gli agronomi definiscono un melone poco dolce se il valore è inferiore ai 10º Brix, mentre il suo gusto sarà gradevole se la cifra supera i 12° Brix.

Quello davvero eccellente? Sarà il melone che supera i 16º Brix, non di certo facili da identificare per chi non è del mestiere. Messa da parte la misurazione professionale, è possibile però fare caso ad alcuni particolari che aiutano nella scelta del frutto perfetto.

Sarà una vera fortuna se l’etichetta del melone riporta questa indicazione. In alcuni casi infatti, i produttori indicano il grado Brix fornendo al consumatore finale un’ottima dritta. É bene anche considerare il fattore IGP. Qualora il melone avesse la specifica certificazione di Indicazione Geografica Protetta, significherà che il suo valore Brix non è inferiore a quello di dolcezza garantita.

Anche la provenienza può giocare un ruolo importante nella maturazione del frutto. Nel caso in cui questo sia d’importazione, dovrà compiere lunghi viaggi e perciò sarà raccolto prematuramente e probabilmente non raggiungerà mai il giusto livello. Al contrario di frutti come la banana infatti, il melone non acquista dolcezza una volta staccato dalla pianta.

Il vero segreto però, consiste nell’osservare un dettaglio semplice quanto fondamentale. La zona del picciolo dovrebbe essere circondata da una sorta di cicatrice. Questa sarà il segno che il frutto ha raggiunto il massimo del suo aroma, poiché in questa fase sarebbe pronto a staccarsi.