Scopri cosa si nasconde davvero in alcune granite tra le più consumate in estate.
Dal caffè al limone, passando per gusti più golosi come il cioccolato, la mandorla o i frutti esotici, le granite rappresentano uno dei dolci al cucchiaio più apprezzati e consumati durante la stagione estiva.
Con la loro consistenza granulosa e rinfrescante, queste delizie ghiacciate offrono sollievo immediato durante le giornate più afose. La loro ricetta tradizionale prevede pochi ingredienti essenziali – acqua, zucchero e succo o aroma naturale – e proprio questa semplicità le rende facilmente accessibili e versatili.
Innegabilmente, uno degli elementi che rende le granite particolarmente invitanti è il loro aspetto vivace e colorato: il rosso intenso della fragola, il verde brillante della menta o il giallo acceso del limone catturano l’occhio ancor prima del palato. Tuttavia, dietro a queste tonalità così appariscenti si cela spesso un aspetto meno noto ma importante da considerare: la composizione chimica di alcuni prodotti in commercio, che può includere coloranti artificiali, additivi o aromi di sintesi.
Cosa si nasconde dentro la granita rossa
Essere consapevoli degli ingredienti presenti in ciò che consumiamo è fondamentale, non solo per motivi legati alla salute, ma anche per effettuare scelte alimentari più informate e responsabili.
Non tutti sanno che in alcune granite, soprattutto in quelle dal colore acceso come alla fragola o ai frutti rossi, è il colorante E120, conosciuto anche con il nome carminio. Questo è un colorante viene ampiamente impiegato nell’industria alimentare per conferire un colore rosso brillante a numerosi prodotti. Lo si può trovare in gelati, dolci industriali, yogurt, bevande e, appunto, granite.
Si tratta di un colorante naturale derivante dall’estrazione di insetti microscopici, in particolar modo dalla cocciniglia. Nonostante la sua origine possa far storcere il naso a molti, il colorante E120 è totalmente sicuro per la salute e il suo utilizzo è approvato in campo alimentare.
Tuttavia, proprio per la sua origine non è adatto a diverse categorie di persone, tra cui:
- Chi segue una dieta vegana o vegetariana;
- È allergico a questa tipologia di colorante,
- È culturalmente o eticamente contrario al consumo di insetti.
È possibile identificare la presenza del colorante E120 nelle granite, come ogni altro ingrediente va infatti segnalato. Basterà quindi controllare l’etichetta del prodotto e controllare la presenza della sigla E120 o della parola carminio. Si tratta di un ingrediente presente nelle granite commerciale. Tuttavia, nelle granite artigianali o in quelle di produzione più attenta, generalmente non si utilizzano questo tipo di colorante, preferendo alternative naturali o sintetiche.
