La constatazione amichevole cambia forma a seguito delle numerose problematiche riscontrate: addio a false testimonianze e ritardi.
Mettiamo che siamo appena usciti da lavoro, con la testa ancora piena, e ci capita un piccolo tamponamento in mezzo al traffico. Niente feriti, solo qualche graffio al paraurti. In questi casi la scena è sempre la stessa – si scende dall’auto, si cercano i documenti, si estrae il famoso modulo blu – la constatazione amichevole – e si comincia a ricostruire l’accaduto con l’altro conducente.

Su quel foglio vanno riportati targa, dati personali, dinamica dell’incidente e, se possibile, anche un piccolo schizzo per spiegare la posizione dei veicoli. Una firma di qua, una firma di là, e in teoria il gioco è fatto – la compagnia assicurativa riceve tutto e avvia il rimborso.
Funziona così, da decenni. Eppure questo sistema, apparentemente semplice, si porta dietro più di una criticità. Capita spesso, ad esempio, che i moduli cartacei siano compilati in modo frettoloso o poco leggibile, che manchino firme o informazioni fondamentali. Ancora peggio, non sono rari i casi in cui qualcuno inserisce falsi testimoni o modifica la versione dei fatti dopo aver firmato – alimentando frodi e contestazioni infinite. Un meccanismo che, sebbene familiare a tutti, ha mostrato negli anni parecchi punti deboli – ed è proprio per questo che oggi si sta spingendo verso la constatazione amichevole digitale, più sicura e veloce.
Incidenti stradali e constatazione amichevole: dal 1° luglio arriva il CID digitale
Può bastare un colpo di freno un po’ troppo deciso, una distrazione di pochi secondi, e ci si ritrova a compilare la famigerata constatazione amichevole, magari ancora con la penna in mano e il modulo blu stropicciato. Dal 1° luglio, però, scatterà una piccola rivoluzione – la versione digitale del Cai, la constatazione amichevole di incidente, diventerà finalmente realtà per tutti gli automobilisti italiani.

Sarà possibile compilare il modulo direttamente da smartphone, tablet o computer, indicando tutti i dettagli del sinistro, dal luogo alla dinamica, fino alle fotografie dei danni. E per renderlo ufficiale servirà la firma digitale, usando Spid o carta d’identità elettronica, così da garantire la massima autenticità delle informazioni e ridurre i rischi di truffe e modifiche successive.
Una svolta non banale, considerando che ogni anno in Italia si contano quasi due milioni di incidenti, gran parte dei quali liquidati con la procedura di risarcimento diretto. Eppure, non tutti si sentono a loro agio con la tecnologia – specialmente le persone più anziane o chi non possiede dispositivi aggiornati.
Proprio per evitare di escludere qualcuno, il tradizionale modulo cartaceo non sparirà – resterà disponibile per chi preferisce continuare a usarlo come ha sempre fatto, con la classica firma su carta. Le compagnie assicurative dovranno quindi garantire entrambe le opzioni, senza forzare nessuno a passare al digitale. Una doppia via che punta a tutelare tutti, con la certezza che la constatazione amichevole continuerà ad accompagnare ogni automobilista – su carta o su schermo – anche nei prossimi anni.