Carrefour se ne va: “L’Italia non conviene più”. E ora chi si prende i supermercati?

Carrefour sta cercando di cedere la sua rete in Italia: chi la prenderà e cosa succederà ai punti vendita.

In questi giorni è arrivata una notizia che ha lasciato, per forza di cose, perplessi milioni di consumatori. Carrefour Italia potrebbe dire addio al nostro Paese. Beh, iniziamo col dire che non è una voce da corridoio, ma una notizia che arriva direttamente dalla Francia, dove il gruppo – uno dei colossi della grande distribuzione mondiale – ha ufficialmente ammesso di stare valutando la cessione delle attività italiane. In altre parole, sta pensando seriamente di vendere tutti i supermercati e ipermercati italiani.

Logo Carrefour su vetrina
Carrefour se ne va: “L’Italia non conviene più”. E ora chi si prende i supermercati? (credit: ANSA) – ocagiulivamilano.it

Il motivo? L’Italia non conviene più. E no, non è un’esagerazione. L’AD Alexandre Bompard lo ha detto chiaramente in una conference call con gli investitori: “L’Italia è un mercato difficile, in cui la nostra posizione non è abbastanza forte”. In soldoni, si sta perdendo troppo, e in modo strutturale. Tradotto: o qualcuno compra, oppure Carrefour smobilita.

Per chi ci lavora, però, è un fulmine a ciel sereno: parliamo di circa 12.000 dipendenti, e di una rete di circa 1.450 punti vendita tra supermercati, iper e negozi in franchising. E ora? Ora parte il risiko. Perché se Carrefour molla tutto, qualcuno quei supermercati se li dovrà pur prendere.

Chi comprerà Carrefour in Italia (e cosa succede adesso)

Le opzioni sul tavolo sono diverse. La più diretta – e auspicata dal gruppo francese – sarebbe la vendita dell’intera rete italiana a un unico acquirente, possibilmente un fondo di investimento o un player già attivo nella GDO. Ma è anche possibile – e forse più probabile – uno spezzatino: una cessione a blocchi, regione per regione, punto vendita per punto vendita, per limitare i danni e velocizzare l’uscita.

Entrata supermercato Carrefour
Chi comprerà Carrefour in Italia (e cosa succede adesso) (credit: ANSA) – ocagiulivamilano.it

Il precedente di Auchan, acquisita da Conad nel 2019, è ancora fresco. E proprio Conad è uno dei nomi che tornano più spesso: solida, in espansione, già strutturata per assorbire una rete così complessa. Ma non è l’unica: Esselunga, alcuni gruppi regionali e perfino fondi esteri potrebbero farsi avanti, attratti da una rete già avviata e da spazi commerciali in posizioni strategiche.

Nel frattempo, il gruppo prova a tranquillizzare tutti: “Stiamo solo valutando”. Ma pare chiaro che il progetto è quello di uscire dall’Italia entro il 2026.

I dipendenti al momento vivono nell’incertezza. Tutto dipenderà da come avverrà la cessione: se ci sarà un passaggio diretto a un altro operatore, molti potrebbero essere assorbiti con il mantenimento del contratto. Ma in caso di chiusure o tagli, si rischiano esuberi, mobilità o ristrutturazioni interne. I sindacati sono già in allerta, chiedono chiarezza e un confronto aperto su ogni fase del processo. Insomma, la domanda, ormai, non è più ‘se’ Carrefour lascerà l’Italia, ma ‘chi prenderà il suo posto’ – e cosa ne sarà delle persone che ci lavorano ogni giorno.

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