Non è una certo una notizia rassicurante, ma può accadere che l’INPS chieda la restituzione dei soldi. Quando si verifica una situazione simile?
La rata della pensione è attesa da milioni di anziani e anziane ogni mese. Le prestazioni erogate dall’INPS sono diverse e riguardano condizioni di vario genere, senza considerare le prestazioni di tipo assistenziale che si aggiungono a quelle previdenziali.

La maggioranza degli assegni accreditati ogni mese sono medi e bassi, quindi in una certa misura ancora più bramati dai titolari delle prestazioni. Ma questo non evita che anche in condizioni simili l’INPS possa richiedere la restituzione di quanto versato in precedenza. In particolare una misura è da monitorare attentamente, perché il rischio di doverla restituire non è del tutto da escludere.
INPS, quando richiede le somme indebitamente percepite
Come accennato, moltissime pensioni erogate mensilmente sono di importo medio o basso. L’entità ridotta di molte prestazioni resta uno dei problemi maggiori del sistema pensionistico italiano. Ci sono in effetti, in alcuni casi, delle possibili maggiorazioni. Una di queste è la cosiddetta quattordicesima.

Questa spetta solo se si è in possesso di specifici requisiti di tipo anagrafico e reddituale, oltre che contributivo. Sono circa tre milioni i pensionati che la ricevono con la rata di luglio. Per ottenerla occorre aver compiuto 64 anni e avere un trattamento che non supera 2 volte quello minimo INPS. Questa cifra nel 2025 è pari a 15.688,40 euro annui. La somma maggiorata viene riconosciuta al di sotto di 1,5 volte il trattamento minimo, cioè 11.766,30 euro annui nel 2025.
Per il reddito si tiene conto personale, non quello coniugale, da cui non sono considerate alcune voci come l’indennità di accompagnamento, quella per ciechi parziali, quella di comunicazione per sordomuti e così via. Occorre fare attenzione perché le regole per ottenere la quattordicesima variano a seconda della data di raggiungimento dei requisiti. Detto questo però bisogna sapere che la quattordicesima è versata in via provvisoria.
L’INPS per i controlli verifica i redditi a sua disposizione e a seconda della tipologia del reddito cambia il periodo di riferimento. Quindi le informazioni dell’INPS potrebbero cambiare, perciò molti titolari ricevono la somma in via provvisoria, come comunica l’Istituto di previdenza sociale stesso. Dopo l’accredito l’INPS effettua i controlli e se risulta che il pensionato ha ricevuto indebitamente delle somme, ne richiede la restituzione, con un avviso anticipato.
Quindi attenzione se non si è certi di avere tutti i requisiti necessari meglio non spendere l’importo della quattordicesima, anche se c’è da dire che la restituzione non avviene in un’unica soluzione, ma con 24 rate mensili, per non pesare troppo sull’assegno pensionistico.